14.7.07

Oggi mi sono svegliata


Oggi mi sono svegliata... è il giorno del tuo funerale e io ormai non ho più lacrime da piangere... Questo sole non mi è di conforto... mi infastidisce e mi scalda gli occhi... ma io non ho voglia più di niente ormai...

Oggi mi sono svegliata... sono sei mesi che te ne sei andato e io ti penso ancora... alle volte risento il profumo di zagara che ci ha fatto innamorare e penso ancora ai tuoi occhi... alle tue mani... al tuo sorriso... "i miei tre sorrisi" ti chiamavo... e tu mi prendevi in giro per questo soprannome che avevo inventato...

Oggi mi sono svegliata... con un'ombra sul cuore e un presentimento che qualcosa non sarà più come è stato... Sai il dottore mi ha detto che devo entrare in ospedale... mi hanno trovato qualcosa... ma non so ancora bene cosa... figurati non lo sanno nemmeno loro... e dire che sono dottori....

Oggi mi sono svegliata... qui in una stanza di ospedale... io sola insieme ad altre persone che mi fanno compagnia... ma io sola... Domani torno a casa ma poi devo ritornare qui perchè vogliono operarmi...
Il mio senso di colpa va di pari passo all'affetto che provo per mia figlia... non posso chiederle di rinunciare un'altra volta alle vacanze per stare vicino a me...
Mi hanno detto che mi metteranno un sacchettino e la cosa mi spaventa... come farò una volta a casa da sola? Chi mi darà una mano?

Oggi mi sono svegliata... e ho pensato di scriverti questa lettera per parlarti di me... perchè anche se è passato un anno ancora mi vengono le lacrime agli occhi ogni volta che mi rendo conto che tu non sei più con me.... Spero sempre che ci ritroveremo al profumo di zagara...

Tua per sempre

L.


2 commenti:

grig-io il blogorroico ha detto...

non so cosa dire.
evito banalità tipo l'interrogarmi sul sacchettino.
è un post stupendo.
un saluto.

Dejavu ha detto...

Sono rimasto molto colpito dal risveglio che descrivi Simone.

Non una parola sul male che offusca gli affetti e le tenerezze di chi è ancora in vita, non una parola sul mittente e sul destinatario di questo messaggio. Un messaggio che inneggia alla vita pur nella solitudine recata dall'abbandono e dalla perdita delle persone care.

Hai messo in luce un caleidoscopio di sentimenti - l'amore, la colpa, la nostalgia - e ne hai fatto una sinestesia con il profumo evocativo delle zagare in sole poche righe, senza orpelli. Perchè il "sentire" e il "percepire" è un'operazione semplice, hai ragione tu, e non abbisogna di rimbombare nelle orecchie e negli occhi.

Mi chiedo solo se il passato di questa donna le permetterà di affrontare anche il futuro che nel presente sente del tutto vuoto e inutile.

Scrivine altri di post come questo, vai assolutamente incoraggiato :)